Restauro affreschi

San Giorgio, Varenna (LC)

Restauro e risanamento conservativo degli affreschi del presbiterio e della controfacciata

26/03/2014 – 01/07/2014:  Cappella del Crocifisso

06/02/2015 – 15/04/2015

 

Benché nessuna notizia certa sia disponibile sulle origini della chiesa, un primo documento storico ne certifica l’esistenza nel 1313.

Con una importante campagna lavori nel triennio 1956-59 sono affiorate nella navata centrale delle tracce ascrivibili al periodo tra la fine del XII secolo e gli inizi del successivo. La struttura attuale sembrerebbe invece riflettere le caratteristiche delle chiese a sala di fine Duecento. La dedica al martire cristiano, che si era  rifiutato di venerare gli dei romani, parla di un culto diffuso nel Medioevo per questo santo e soldato valoroso, leggendario protettore dei cavalieri e dei crociati. L’iconografia tradizionale lo raffigura solitamente a cavallo e armato di lancia nell’atto di uccidere un drago, assunto a simbolo del trionfo del cristianesimo sulle forze del Male.

L’austera facciata lapidea, affiancata a destra da un massiccio campanile eretto nel 1653 a sostituzione dell’originale, presenta a fianco del portale centrale un affresco risalente alla fase decorativa iniziale tra Duecento e Trecento e raffigurante un altro santo martire, san Cristoforo. Due contrafforti delimitano, fino all’altezza della grande porta principale, la porzione centrale delle tre navate che costituiscono la struttura dell’edificio; pressoché al centro di tale mediana suddivisione si colloca un ampio oculo strombato trecentesco, al di sopra del quale una più piccola apertura a croce è stata ricavata dalla muratura. Le due sezioni corrispondenti alle navate laterali, più basse, sono occupate ciascuna da una porta di accesso e da una monofora, anch’essa strombata.

L’interno, notevole come testimonianza di un’architettura romanico-gotica, che sopravvive nonostante le invasive modifiche occorse e apportate nel tempo, conserva comunque una sua viva e ricca semplicità grazie alla tripartizione dello spazio e delle absidi, grazie ai giochi di pilastri, archi, aperture e grazie alle decorazioni e alle opere d’arte (anche provenienti da altre chiese) che qui hanno trovato ricetto.

L’altare maggiore in marmo, ad esempio, risalente al 1750, è sovrastato da un pregevole Polittico di san Giorgio, realizzato nel 1467 da Giovanni Pietro Brentani, che raffigura al centro la Madonna col Bambino, San Pietro Martire a sinistra e San Giorgio a destra, oltre ad altri Santi.

Dall’arco che separa l’abside principale dalla navata domina, sospeso, un ammirevole Crocifisso ligneo di scuola lombarda del secolo XVI, mentre sulle due colonne alla sua base si segnalano due affreschi trecenteschi che rappresentano, a sinistra, una santa coronata con una rosa in mano (forse la regina Teodolinda) e, a destra, un sommo pontefice (verosimilmente papa Gregorio Magno).

L’abside destra si distingue per i pregevoli affreschi tardoromanici che decorano la parete di fondo: a sinistra di una finestrella rettangolare tamponata sono ritratte tre figure identificabili con  san Giovanni Battista, un Santo vescovo e san Giorgio, sovrastate dalla base di un'altra quadratura e precedute da un frammento (sopra il troncone di volta) con i piedi di un altro personaggio, a un livello inferiore rispetto alla parte principale della composizione; a destra invece, si possono individuare san Bernardo e santa Maria Maddalena tra alcune figure femminili.

I resti di una rappresentazione dell’Inferno affrescata sulla controfacciata a fianco del portale maggiore risalirebbero invece alla prima fase decorativa tra Due e Trecento.

L’attuale aspetto della chiesa risente in modo particolare dell’ampio intervento di restauro condotto nel 1957 sotto la direzione di Antonio Balbiani.